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Ogni lavoratore e datore di lavoro è direttamente interessato dalle tasse sui salari. La tassazione è
una delle principali modalità di finanziamento dei servizi pubblici. Ci aiuta anche a raggiungere
importanti obiettivi sociali, come la ridistribuzione della ricchezza per affrontare le disuguaglianze.
Ma le politiche fiscali sul reddito da lavoro possono avere un impatto sul comportamento degli
individui rispetto al mercato del lavoro o sulle loro abitudini di consumo.
Analizzando le imposte sul reddito da lavoro, in particolare, le aliquote fiscali medie personali
nette per i singoli e le famiglie con bambini, si evince chiaramente come le tasse influiscano sul
reddito disponibile delle famiglie.
Il salario lordo di un lavoratore viene ridotto dalle imposte sul reddito delle persone fisiche e dai
contributi previdenziali pagati al governo per finanziare servizi come l’assistenza sanitaria, i
sussidi di disoccupazione, le pensioni e altri regimi di previdenza sociale. L’importo delle
detrazioni varia a seconda di fattori quali la composizione del nucleo familiare, la situazione
lavorativa e il livello di reddito. Il reddito disponibile netto di un lavoratore comprende il resto del
suo salario più eventuali trasferimenti in contanti che lo stato paga.
Una questione importante, anche dal punto di vista della competitività, è come le tasse incidono
sul costo complessivo dell’assunzione di un lavoratore. Ciò significa considerare non solo le tasse
pagate dai lavoratori, ma anche le detrazioni aggiuntive che i datori di lavoro devono pagare, di
solito come contributi previdenziali e imposte sui salari. La somma di tutto questo è il cuneo
fiscale, che è la differenza tra il costo dell’assunzione di un lavoratore sostenuto dal datore di
lavoro e il reddito disponibile netto del lavoratore. Include l’imposta sul reddito delle persone
fisiche e gli oneri previdenziali a carico del dipendente e del datore di lavoro (incluse le imposte
sui salari) al netto degli assegni familiari. Il cuneo fiscale può rappresentare una percentuale
piuttosto elevata del costo del lavoro, e quindi incide chiaramente sulle decisioni di assunzione
delle imprese.
È possibile avere una panoramica completa degli effetti delle politiche fiscali sugli incentivi per
dipendenti e datori di lavoro rispetto al mercato del lavoro. Tuttavia, gli indicatori, che si
concentrano sulla struttura dei sistemi di imposta sul reddito, non forniscono un quadro completo
dell’impatto complessivo del settore pubblico sul benessere delle persone.
Bisognerebbe tener conto di altri fattori come le imposte indirette (es. IVA), così come altre forme
di reddito, come quello da lavoro autonomo o da capitale, e altri sgravi fiscali e trasferimenti di
denaro . Dovrebbero essere considerati anche gli effetti sul welfare dei servizi forniti dallo Stato,
l’accesso all’istruzione e alle strutture sanitarie e l’incidenza delle imposte societarie e di altre
imposte dirette sui guadagni e sui prezzi.
Questi fattori potrebbero aiutare i responsabili politici ad adeguare gli incentivi politici, ad
esempio, affinché le persone entrino nel mondo del lavoro con condizioni salariali più
vantaggiose.

Giuseppe Sarnella