Ultime notizie

Default Placeholder

Il Campidoglio attraverso la massima espressione dell’assessorato scuola del Comune di Roma ha incontrato una delegazione di lavoratrici e sindacalisti nei locali del Palazzo Senatorio per discutere: “Qualità e servizio che passa da adeguate condizioni di lavoro del personale addetto”.

La dirigenza del dipartimento scuola ha assunto l’impegno, nella giornata di sciopero attuata venerdì 24 marzo unitariamente dalle organizzazioni sindacali CLAS, Ugl, Confsal, Confintesa e Cub, di fronte a cuoche e addette mensa, di intervenire, nel giro di due anni, per il miglioramento delle strutture che ospitano gli edifici scolastici, ma di effettuare anche interventi sull’impiantistica, sull’utensileria e sui macchinari necessari per l’efficienza delle mense scolastiche.

Alfredo Magnifico Segretario Generale Confintesa Smart dichiara  “Siamo soddisfatti dell’esito della partecipazione alla manifestazione e dello sciopero di oggi. Il Comune di Roma ha assunto impegni importanti, sarà nostra cura per i lavoratori che rappresentiamo, vigilare costantemente affinchè le promesse si trasformino in solide realtà”.

Terremo alta l’attenzione e la tensione affinché siano garantiti standard qualitativi di lavoro per le circa cinquemila addette al servizio mensa delle scuole dei 15 municipi.

Si tratta di un servizio importante, un importo di 147 milioni di euro per oltre 160.000 pasti al giorno, rivolto ai nostri figli e nipoti commensali inermi di un prodotto non sempre all’altezza delle aspettative di chi mensilmente paga la retta.

I numeri sono davvero importanti, ribadisce Magnifico, ed è necessario garantire il massimo del servizio agli utenti, cioè ai bambini e alle relative famiglie, tramite condizioni di lavoro del personale addetto che siano dignitose e non da servi della gleba.

La mobilitazione, è esplosa per protestare contro le “cucine da incubo” nelle quali lavoratrici e lavoratori si ritrovano ad operare: carenze strutturali dei locali adibiti a mensa, carenza e inefficienza degli ambienti, mancanza delle attrezzature di lavoro necessarie per garantire il rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro.

Il Comune è cosciente della situazione da terzo mondo in cui versa tutto il sistema scolastico e la ristorazione è quella che maggiormente ne soffre, con operatrici e operatori del settore costretti a mobilitarsi per chiedere maggior attenzione per un servizio che, oltre le difficoltà, garantisce pasti a decine di migliaia di alunni.

Ufficio stampa Confintesa