Ho sempre disprezzato il maschilismo, è genesi della preistoria, di paesi e persone poco evolute ma di cui la storia è piena.
È importante cogliere i comportamenti che ancora qualcuno oggi adotta in linea con quei principi assurdi, antichi e inconcepibili in un era moderna.
Il maschilismo fa pensare a civiltà dove era impensabile un rapporto di parità uomo-donna, dove l’uomo portava il cibo e la donna lo cucinava.
Io ricordo da ragazzo una scritta sotto un ponte del Grande Raccordo Anulare di Roma: “Io sono mia!” A voler significare la necessità di indipendenza della donna e poi sotto, un grande amante della satira aveva replicato: “Perché nessuno te se pia..!”
Si evince in questo scambio in romanesco, un concetto importante, la necessità di maggiore attenzione, rispetto, la difesa e considerazione da parte della donna. Rispetto a quello che poi sfocia a creare un conflitto nel rapporto tra i sessi. Il maschilismo e il femminismo sono due principi assoluti quanto inesistenti e negativi, portatori di conflittualità.
Ci sono uomini educati culturalmente ed altri no, ci sono donne educate culturalmente ed altre no ma purtroppo nella storia di ieri la cultura era portatrice di un dualismo assoluto. Dove uno avanza e l’altro si difende, dove non c’è l’incontro ma la lotta per il dominio.
Ma sono ottimista, a crescere, imparare e ad amare, c’è sempre tempo!
Giuseppe Deiana