Stiamo percorrendo una nuova fase. Ci siamo adattati al covid, divenuto una fastidiosissima influenza anche se ora il pericolo è molto ridotto. La presidente Meloni con il suo carattere e il suo coraggio tiene il timone al meglio che può in un Europa conflittuale ancora da decifrare. E ci rendiamo conto che il mondo è cambiato e sta cambiando.
Ci si sente un po’ persi per la mancanza di punti di riferimento uomini e donne che possano fare la differenza, che possano illuminare il nuovo percorso e i nuovi leader. La sinistra ha contrapposto alla premier meloni un donna :Elly Sclhein, una donna che ce la sta mettendo tutta, sta provando a rianimare una sinistra dispersa, frantumata, che non sa più chi è, dove raccogliersi o su chi poggiarsi. Forse abbiamo bruciato troppo in fretta i vecchi leader che potevano accompagnare questo percorso.
Potevano fare squadra, perché oggi è importante il dialogo costruttivo e l’apporto di ciascuno ma, soprattutto la visione e la capacità di interpretare il nuovo mondo, le nuove esigenze, le strategie idonee per poterle soddisfare.
Leader ci si nasce, ci si diventa e ci si consacra se si ha la capacità di capire cosa occorre dove stiamo andando e dove bisogna andare. C’è la necessità di uniformare un sentire comune e di saperlo indirizzare verso un lavoro di risultati atti a soddisfare le esigenze nuove di questo sentire.
Sono importanti i leader ma, siamo importanti anche noi ad individuarli,a saperli scegliere e a supportarli con una presenza attiva; perché è arrivato il momento di essere tutti meno appoggiati, inermi e passivi.
Le cose si cambiano e si possono cambiare ma solo ,se prima di tutti cambiamo noi, rendendoci ogni giorno più protagonisti del nostro futuro.
Ci sono due giorni importanti nella vita: quando nasciamo e quando capiamo il perché.
Dott. Giuseppe Deiana