Le feste sono finite, ci accingiamo a riprendere le nostre vite da dove le abbiamo lasciate.
Propositi di cambiamento sul lavoro, sui rapporti personali, sul nostro modo di vivere, sulla gestione alimentare, sul riprendere o iniziare un attività fisica, su dove proseguire o direzionare la nostra vita.
Tempo di scelte accompagnate da buoni propositi, da positività, speranza e azione.
Tempo per il governo di bilanci, purtroppo tempo di ripresa del covid che sarà anche diventato una forte forma influenzale ma che piacevole non è.
Intorno a noi le guerre continuano, così come i femminicidi, è il tempo di assistere anche a un padre che, morta la figlia si affida ad una agenzia di comunicazione inglese, per gestire una campagna contro i femminicidi.
Il ricordo della figlia per mezzo di un film sulla sua tragica storia, se questo servirà a lenire il suo dolore sarà un bene ma personalmente la cosa mi suscita molto stupore e delusione per l’uomo, perché il dolore per la morte di un figlio lo ritengo un atto intimo da vivere personalmente.
Dobbiamo abituarci all’idea che ai bivi più importanti della nostra vita, non ci sono segnaletiche ma ci siamo noi con il nostro sentire e le nostre decisioni.
Dott. Giuseppe Deiana