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Dopo anni di proteste manifestazioni, presidi, blocco sulla salaria, riunioni in terzo municipio delle diverse associazioni, con battaglie che hanno visto la partecipazione dei cittadini, oggi tutto questo sembra un lontano ricordo, l’ormai ex Tmb Ama di via Salaria si reinventa; da fonte di disagio e odori nauseabondi a polo di attrazione e aggregazione culturale: le voci del coro della Cantoria del Teatro dell’Opera, hanno intonato adattamenti per sole voci di arie del Nabucco, della Traviata di Verdi, del Don Pasquale di Donizetti e la Turandot di Puccini, hanno dato vita a un concerto di musica operistica e da camera negli spazi che una volta ospitavano l’impianto di trattamento dei rifiuti, lasciando spazio a centinaia di cittadini accorsi per l’occasione.

Ad aprire la serata il ‘Duo Terzo’, che ha eseguito sonate per violino e pianoforte di Mozart, Stenhammar e Tchaikovsky, a chiuderla una lectio sul linguaggio musicale operistico tenuta da Luca Serianni, professore emerito all’Università ‘La Sapienza’.

A ideare l’evento, ribattezzato ‘Ama l’Opera’, è stato l’assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, guidato da Sabrina Alfonsi, insieme al Municipio III, in collaborazione con Ama, Teatro dell’Opera e Città Ideale – GAU, progetto creativo per Roma incentrato sull’arte come bene comune. Presenti tra gli altri, oltre ad Alfonsi, il presidente del Municipio, Paolo Emilio Marchionne, l’assessore municipale alla Cultura, Christian Raimo, il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone e il nuovo direttore generale di Ama, Andrea Bossola, alla sua prima uscita pubblica.

L’assessore Alfonsi intervenendo dal palco allestito per l’occasione ha detto: “Questo luogo provocava miasmi e causava una brutta vita intorno a sé, ora si sta lavorando ai finanziamenti per una grande bonifica, nel frattempo si sta riscrivendo la storia di questa struttura. Non sappiamo ancora cosa diventerà, ma sappiamo che ospiterà un grande hub dell’economia circolare e sicuramente ci sarà spazio per un parco, un luogo di cultura o chissà cos’altro: lo vedremo insieme, a partire dall’estate municipale”.

Paolo Marchionne il giovane presidente del terzo municipio dichiara: “questo evento non va vissuto come un evento o una serata che passa, ma stiamo costruendo insieme un futuro per questo luogo, che va reimmaginato, e deve essere un luogo di restituzione alla cittadinanza, dopo anni di disservizi e malessere. Un luogo di nuovo incontro tra l’azienda municipalizzata e il territorio. Così questo può essere la prima occasione di questa nuova storia”.

Alfredo Magnifico