Secondo l’Ufficio studi della Confcommercio, la crescita dei prezzi produrrà effetti di rilievo nella parte finale di quest’anno, comprimendo la possibilità di crescita del prossimo
La tendenza al rialzo dei prezzi non mostra credibili segnali di rallentamento, nonostante qualche passato sporadico e occasionale ridimensionamento, l’inflazione cresce da più di un anno, raggiungendo l’8,4% tendenziale ad agosto, che si traduce in un +9% se il fenomeno è misurato secondo la metrica dell’indice armonizzato, comparabile su base europea.
Al di là della consistente spinta degli energetici, la progressiva risalita dell’inflazione di fondo conferma come le tensioni siano ormai diffuse all’interno di tutto il sistema produttivo.
Il 2022 si chiuderebbe, secondo le stime dell’associazione, con un’inflazione media prossima al 7,5% .per cui se in questi ultimi mesi le famiglie sembrano aver solo marginalmente modificato i propri comportamenti, sostenute dalla tenace volontà di tornare agli stili di consumo pre-pandemici, inevitabilmente l’erosione generata dalla crescita dei prezzi sul potere d’acquisto dei redditi e della ricchezza detenuta in forma liquida produrrà effetti di rilievo nella parte finale di quest’anno, comprimendo anche le possibilità di crescita del prossimo.
A.M.