– ‘Sta cacchio di buca!! È assurdo, ogni giorno diventa più grande!
– Mi scusi, le posso fare una domanda?
– Prego…
– Ma lo sa che tra poco introdurranno la norma che chi si lamenta dovrà esibire il certificato elettorale?
– No, ma perché?
– Per controllare se chi si lamenta è andato a votare l’ultima volta…
– …E che c’entra??
– È semplice: hai diritto a lamentarti se hai compiuto il tuo dovere di cittadino. Votare è un diritto/dovere.
– Ma io non ci sono andato, i politici sono tutti uguali, tanto poi non cambia nulla!
– Guardi, alle ultime elezioni a Napoli, tanto per fare un esempio sulla nostra città, c’era un candidato ogni 30 elettori. È possibile che tra tanta gente non ce ne fosse uno di suo gradimento? C’era la destra, il centro, la sinistra…c’era chi stava sotto, sopra, a lato. Insomma, tanti tra cui scegliere, e a lei non è piaciuto proprio nessuno?
– Ma tanto poi non cambia nulla!
– Una cosa può certamente cambiare…
– Sentiamo. Che cosa?
– Se si continua a non andare a votare, ci sarà qualcuno che dirà che le elezioni sono un’inutile perdita di tempo e soldi, poi ci saranno altri che gli daranno ragione e sarà la fine della democrazia, la fine della libertà di pensarla diversamente, e calerà il buio sulla libertà. Persino la sua libertà di decidere di non votare.
– E io che dovrei fare?
– Lei potrebbe andare a votare, esercitare un diritto che altri non vorrebbero perdere ed altri vorrebbero tanto avere. Poi se le fanno schifo tutti i candidati, potrebbe anche votare scheda bianca.
– Intanto ‘sta buca non la ripara nessuno…
– Preferisco dire di aver votato uno che non ripara le buche, e andargli a chiedere conto…che lamentarmi pensando di avere la coscienza pulita.
– Ma è vero che mi chiederanno il certificato elettorale?
– No, anzi, se lo tenga stretto fin quando sarà ancora possibile utilizzarlo, prima che diventi un bel ricordo.
Enzo Ferrante
Vicepresidente Konsumer Italia