25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, in Italia è arrivata la sentenza definitiva per Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, un crimine che ha sconvolto l’opinione pubblica per la sua brutalità.
Giulia, incinta di sette mesi del loro primo figlio, è stata barbaramente uccisa con numerose coltellate dopo aver scoperto l’esistenza di un’altra donna nella vita del compagno. Tornata a casa, ha affrontato Impagnatiello, che ha reagito con una violenza estrema, togliendole la vita. Non contento, ha cercato invano di occultare il corpo, per il quale gli è stata inflitta una pena aggiuntiva di otto anni.
Durante il processo, è emerso un quadro inquietante: per mesi l’uomo aveva tentato di avvelenare Giulia utilizzando un veleno per topi. Una perizia psichiatrica ha stabilito che Impagnatiello era pienamente capace di intendere e volere al momento del delitto.
L’atteggiamento dell’imputato ha ulteriormente indignato chi ha seguito il caso. Durante la lettura della sentenza, si è mostrato impassibile, quasi sfidando la giustizia e i familiari della vittima. Questo senso di legittimazione e arroganza ha amplificato l’orrore del suo crimine. Oltre alla pena detentiva, è stato condannato a risarcire i parenti di Giulia, che ora affrontano un dolore incommensurabile.
L’ennesimo femminicidio, in un Paese in cui le donne continuano a lottare per il diritto di vivere libere dalla violenza, ci ricorda quanto sia fondamentale sensibilizzare, educare e intervenire per prevenire tragedie come questa.
Dott. Giuseppe Deiana