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Impazza in queste ore il caso olimpico Imane Khelif.
Mi immagino la nostra atleta, Angela Carini che per fare pugilato pavida non è ma è scesa sul ring e si è trovata di fronte il pugile russo di Rocky. Prende un primo colpo e tanto gli basta per capire che tira una brutta aria. L’intelligenza è riconoscere i propri limiti e si ritira.
Da qui si scatena l’opposizione pubblica: “Poteva partecipare? era congrua e legittima la sua partecipazione?”
Questo dilemma e figlio dei nostri tempi. Dove l’essere uomo o donna ormai naviga su un piccolo stretto, su un filo sottile.
Questo caso ha dato l’opportunità di accendere un caso figlio dei nostri tempi.

 

Dott. Giuseppe Deiana