Londra. Una sera di agosto, seduto a un tavolino fuori all’aperto di un noto pub a Covent garden, calda serata e cielo stellato, in compagnia del mio amico Francesco.
Vedo avvicinarsi una ragazza, avvolta da un velo, in compagnia di una donna che mi sembrava una damigella.
La osservo, è bellissima, capelli color rame, occhi verdi, rimango folgorato.
Lei si distacca e viene verso di me, che incredulo sentivo che dovevo osare, dire qualcosa, in inglese allora le rivolgo la parola: “Hai un bellissimo sorriso!” Pensai… l’ho sorpresa. Passa un secondo e lei guardandomi fissa negli occhi risponde senza esitazione: “Hai un bellissimo volto!” E fu lei che stese me!
Poi la dama di compagnia la prende per un braccio e vanno via, si dirigono verso il colonnato della piazza, sentii che dovevo fare qualcosa, dovevo trovare il coraggio che solitamente non mi manca mai.
Decido di raggiungerla, lei allora si avvicina a me e dice: “Non abbiamo tempo, Vieni con me in Israele!”, io al massimo ero sempre stato nella casa del mare dei miei nonni a Ostia. La osservo impietrito, lei continua a dirmi che non c’è tempo e di andare con lei e io sempre più scioccato mi chiedo: “Dove??”.
A un certo punto tre uomini che la seguivano si avvicinarono verso di me, lei li bloccò con la mano, si fermarono e la portarono dentro una lunghissima limousine nera, dove c’erano un uomo e una donna in costume.
Rimane solo il ricordo di un ultimo lungo sguardo dal sapore di addio.
Dott. Giuseppe Deiana