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L’incendio della RSA di Milano accende un campanello d’allarme sulla sicurezza che queste case d’accoglienza garantiscono ai nostri cari una volta che li sono ricoverati. Già nel periodo COVID avevamo avuto modo di criticare il modo in cui erano “detenuti” gli anziani; le RSA sono presidi sanitari, incredibile che non avessero delle sale attrezzate per l’isolamento degli ospiti che permettessero ai loro parenti di poterli visitare, ed ora 6 morti, 80 intossicati e veniamo a sapere dagli stessi operatori che non funzionava l’impianto antincendio, non funzionavano i campanelli per chiedere assistenza, anzi in caso di incendio erano state distribuite per i corridoi delle trombe da stadio.

Una situazione a dir poco imbarazzante se tutto questo fosse stato scoperto in una ispezione; ma i morti qui gridano vendetta e bene ha fatto il Sindaco Sala ad assumersi ogni responsabilità, se ne saranno accertate dalla magistratura. Ce ne dispiace perché alla prova dei sondaggi Sala risulta essere il Sindaco più gradito dai propri amministrati, ma lo stesso sondaggio dovrebbe esser fatto quando accaduto un fatto ci si accorge che ciò che è carente è la prevenzione. Per altri versi anche Bonaccini risulta essere il Governatore più amato dai propri cittadini, ma la regione Emilia Romagna quali misure preventive ha messo in campo ad evitare il disastro della Romagna? Attivarsi dopo è sicuramente encomiabile, è il dopo che ci fa navigare in un mare di melma, è l’incapacità di questo Paese a prevenire che ci fa sentire vulnerabili sotto ogni punto di vista.

Ed ora che i morti ci sono stati, come spesso ci stanno i maltrattamenti, sarebbe bello se li ricordassimo con una grande campagna di prevenzione in cui le RSA fossero tutte sottoposte ad ispezioni, lo chiede il buonsenso, lo chiede il voler rimanere un Paese civile, ma potrebbero cominciare a chiederlo gli stessi parenti dei ricoverati che sono Padri, Madri, Fratelli o sorelle, non oggetti da deposito merci. E che ne lascino traccia delle richieste perché se ignorate siano penalmente più gravi le responsabilità di chi non ottempera.

L’associazione Consumatori Konsumer Italia da tempo combatte una battaglia perché sia assicurato a tutti la possibilità del ricovero a spese delle asl e non proprie, quando il bisognoso di ricovero sia affetto da una malattia neurovegetativa, davanti a questo scempio di Milano, la “grand Milan”, il Presidente Premuti si è così espresso. “ Lanceremo una campagna affinché le RSA tornino ad essere un luogo tranquillo e sicuro per il ricovero dei nostri anziani, saremo noi stessi a chiedere alle amministrazione delle RSA di rilasciare una dichiarazione di conformità non solo sulla sicurezza dei luoghi ma anche sulla corretta gestione delle case dove il ricoverato deve avere garantiti i propri diritti a partire dall’igiene personale, alla possibilità di ricevere visite alla qualità del cibo. Accoglieremo le istanze dei loro parenti e se vorranno faremo noi per loro quanto necessario affinché siano rispettate le regole”.

Ora purtroppo piangiamo i morti, speriamo nella guarigione completa di tutti gli intossicati e ustionati, ma questa volta vorremmo che passato il momento di commozione collettiva non sia come sempre il tempo per l’oblio collettivo. Che seguano fatti, attenzioni, azioni che le Istituzioni devono fare. Perché essere i più amati non è scontato, va meritato.

La redazione